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mercoledì 23 settembre 2015

Da un lato la sacrosanta multa alla Volkswagen, dall'altro le inquinatissime città asiatiche

Ci sono due notizie che, se miscelate, esplodono come negli esperimenti sbagliati. Una è la multa, sacrosanta e monumentale, che toccherà alla Volkswagen per aver barato sulle emissioni nocive delle sue auto in America. L'altra è la top ten delle città più inquinate del mondo, che sono tutte in Asia. Da un lato il massimo del pulito, lo scrupolo fatto regola: il mondo ricco, nella cura dei propri polmoni, sta diventando intransigente, e mette i puntini sulle “i”.

Nel frattempo, dall'altra parte del pianeta, ribolle sulle moltitudini la nube mefitica di uno sviluppo travolgente e del tutto sregolato. I poveri non possono permettersi il lusso di andare per il sottile. È un'altra forbice che si divarica a dismisura, questa, alla faccia di tutti i giudiziosi convegni mondiali nei quali si simula unità di intenti. Il mondo ricco è sempre più pulito, quello povero, nell'ansia della sua rincorsa al benessere, sempre più sporco e contaminato.

E quando toccherà all'Africa vivere il suo boom, la top ten dovrà prepararsi a qualche new entry. Se i nostri parametri (di democrazia, di politically correct, di prospettive di vita, di salubrità, di valore della vita umana) continuano a crescere senza che qualcosa cambi anche laddove i parametri sono minimi e immobili, il mondo sarà sempre più squilibrato. L'immigrazione sempre più massiccia. Le possibilità di capirsi sempre più esigue.
Michele Serra
L'amaca di oggi

5 commenti:

  1. La scoperta dell'acqua calda.

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  2. E' una cosa che capita di sperimentare in tutti i posti di lavoro dove ci siano extracomunitari, ma anche solo provenienti da paesi o zone dell'Italia più povere, è qui che si vive sul serio davvero l'integrazione o il suo contrario.

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  3. il problema è che all'interno della forbice sta il pianeta su cui stiamo tutti e quello poveretto non avrà una seconda chance

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  4. Eh si, è la realtà. Però per l'Africa ci vorrà tempo e farà prima l'Asia a diventare ricca.

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  5. Diciamo che la storia dell'inquinamento delle auto VW in USA è da un lato politica e da un lato coglionaggine.
    Allora gli USA si sono puliti il culo fino a ieri con il protocollo di Kyoto quindi tanto pro ambiente non sono. Le loro macchine sono quasi tutte a benzina (che lì costa molto poco) e con cilindrate (quindi consumi ed inquinamento) molto più alte che in Europa. Il diesel non lo fanno. Per ragioni protezionistiche hanno fissato su alcune emissioni tipiche dei diesel dei limiti bassissimi. La VW (e qui è la coglionaggine) invece di dire che quei limiti con i diesel non si possono rispettare (a meno di avere cali di potenza assurdi), ha barato. Ed è stata beccata (quindi è giusto che paghi). Però evitiamo di additare per questo gli USA come esempio di virtù in tema ambientale che non è il caso.

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