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domenica 16 novembre 2008

Il capo della polizia Manganelli sul G8 di Genova

Credo che il Paese abbia bisogno di spiegazioni su quel che realmente accadde a Genova. L'Istituzione, attraverso di me, si muove e si muoverà a tal fine sena alcuna riserva, non attraverso proclami via stampa, ma nelle sedi istituzionali e costituzionali
Antonio Manganelli
dalla sua lettera oggi su Repubblica


Intanto da queste parole si ammette implicitamente che la recente sentenza del tribunale di Genova non ha fatto alcuna chiarezza sui fatti di quella notte alla scuola Diaz dove agenti e ufficiali infierirono selvaggiamente su cittadini inermi e colpevoli di niente (93 arresti abusivi, 82 feriti, tre in fin di vita)

E poi ammette, sempre implicitamente, che l'allora capo della polizia, De Gennaro mentì, o almeno nascose delle prove. Lo ricordiamo, De Gennaro fu costretto a lasciare ma gli si dette poi un bell'incarico come commissario straordinario ai rifiuti di Napoli.

Quali sono queste sedi istituzionali e costituzionali a cui Manganelli dovrebbe riferire quello che sa? La prima senz'altro una commissione parlamentare d'inchiesta da mettere in piedi che, allo stato, pochi sembrano volere. Non la vuole l'arroganza sempre più rampante della destra e sembra anche non volerla il tacitismo ignavo della sinistra. Nessuno tranne Di Pietro. E la cosa è quanto meno curiosa. Perché quando il governo Prodi questa commissione voleva istituire, lui vi si oppose. Perché ha cambiato idea?

Temo, anche se spero con tutto il cuore di no, che si aprirà un altro buco nero della storia recente di questa Italia che di questi buchi è costellata, a cominciare dalla strage di piazza Fontana, il 12 dicembre del 1969.

Vorrei ricordare due cose che sembrano passate nel dimenticatoio. Cosa ci faceva in quei giorni, e con quale ruolo, Gianfranco Fini nella questura di Genova? E l'altro fatto, Claudio Scajola che aveva dato il via libera all'uso delle armi.

Questo per dire delle responsabilità politiche di quella mattanza, che non sono penali, e che su quel piano dovrebbero essere chiarite. E questo non avverrà mai.


3 commenti:

  1. Devo dire che mi ha stupito questa uscita di Manganelli. Spero, anche se dubito, che qualcosa si procederà a fare in futuro. Solo una cosa mi chiedo; se manganelli non fosse stato tirato in causa, anche per questo scrive quella lettera, avrebbe ugualmente Agito così..? Con quelle parole? Io questa volta voglio credere nella buona fede e nella buona volontà. Perchè spero sempre che qualcosa prima o poi cambi, in meglio

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  2. caro Alberto quella notte c'ero, portavo un treno a Bologna ed ad un certo punto, quando è successo alla diaz la mattanza tutto è stato sospeso, circolazione dei treni, ponti telefonici ecc. ricordo i volti di chi partiva, poi a Bologna all'arrivo mi hanno detto della macelleria messicana. Nei giorni seguenti a principe mi sono imbattuto in un gruppo di poliziotti che difendevano quella azione vergognosa, ci siamo presi e di brutto. una vera schifezza, questi prepotenti sotto- proletari cercavano consenso, noi abbiamo conosciuto i loro manganelli negli anni settanta, piazze e scontri, ma li è stata una vigliaccata che solo dei mezzi uomini possono compiere. se pensi che noi abbiamo anche scioperato a suo tempo per la riforma di polizia, la Legge 121 del 1981.. gli abbiamo dato le sedi per riunirsi, li sostenevamo con i nostri partiti politici ed uomini come Rinaldo Scheda allora segretario confederale della CGIL si è fatto in quattro per quella riforma, perchè quei poliziotti fossero considerati dei lavoratori con diritti e rispettati dalle arroganze dei loro superiori. i nostri figli come premio li massacrano.

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  3. Spero tanto che quest'altra vergogna non diventi un altro buco nero.
    Però vergogna è dire poco. A me fatti del genere fanno orrore, di più... béh mi fanno *letteralmente* stare male fisicamente....

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