Pagine

venerdì 31 agosto 2007

Ciao Franco

Ho appreso stamattina dai giornali che Franco Carlini se n'era andato.

Quello che si prova quando si apprendono simile notizie non vale parlarne, perché ognuno ha le sue intime reazioni personali.

Azzardo un paragone forse rozzo e magari qualcuno si risentirà
"Come la guerra è una cosa troppo seria per lasciarla in mani ai generali così internet è una cosa troppo seria per lasciarla in mano ai tecnici"

Franco non era un tecnico, vedeva le cose dall'alto e in anticipo.

Ci mancherai tanto.

Questo è l'ultimo editoriale scritto da Franco Carlini, uscito su il manifesto di giovedì 30 agosto, in apertura di chip&salsa.

la Repubblica
Corriere della sera
Il Sole 24 ore

giovedì 30 agosto 2007

Elenchi telefonici


Qualcuno potrebbe obiettare, e gli do anche ragione, che con tutto quello che succede nel mondo mi attacco a delle inezie. Però ci sono delle cose nella vita quotidiana che danno fastidio. Sono ancora in Liguria e stamattina mi è stato recapitato l'elenco telefonico della provincia di Imperia. In copertina una foto che ha vinto il concorso "Premio PagineBianche d'Autore". Questa la motivazione
L'opposizione tra realtà e finzione ha spinto la Zanardi a riprendere un tipico momento di vita quotidiana (una donna seduta su una panchina in un parco pubblico) in cui uno spaesante e nutrito paesaggio faunesco (gli uccelli giocattolo) si impongono come idea frastornante e deviante di vero/falso.
Non vado nel merito del valore artistico dell'opera, se volete andateci voi, ma nutro dubbi sull'opportunità che simili immagini siano inserite nella copertina di un libro diffusissimo dentro e fuori le case. La Telecom ha forse esaurito la miniera di scorci suggestivi e particolari di opere d'arte antica che questa provincia possiede?

martedì 28 agosto 2007

Senso dell'orientamento

Senso appunto. Come la vista e l'udito. Chi ce l'ha di più, chi di meno, chi non ce l'ha quasi e chi ce l'ha e qualche volta lo perde.

Domenica mattina l'amico Marco Rebaudo di Pigna (IM) si trovava nella zona del picnic dell'ultimo post. Verso le undici ha lanciato un S.O.S. dal cellulare: "Mi sono perso". Per due giorni e una notte il paese è stato in ansia. Tutti a cercarlo su quelle montagne un po' subdole che conosco bene, per via che si succedono collinette e valloni tutti uguali e può capitare che ad un certo punto uno non ci si raccapezzi più. Elicotteri italiani e francesi a perlustrare la zona, fino a che Marco, ieri verso le cinque del pomeriggio, è stato ritrovato in un posto parecchio distante da dove era partito. Quando lo vedrò mi farò raccontare.

Ho riferito questa vicenda perché sono un po' maniaco dell'orientamento. Devo sempre sapere dov'è il Nord. E non parlo solo di boschi e montagne, ma di città, palazzi dentro le città, autostrade e varie situazioni metropolitane. Se non so dov'è il Nord non è che stia male ma mi sento un po' a disagio. Tanta gente che conosco invece vive tranquillamente senza punti cardinali nella testa.

domenica 26 agosto 2007

L'estate sta finendo




Ieri picnic ormai rituale per chiudere l'estate. Sempre nello stesso posto. Margheria dei boschi, alta val Nervia.

sabato 25 agosto 2007

Emily Dickinson

Il ragno come artista
non fu mai ingaggiato -
per quanto i suoi grandi meriti
siano ampiamente attestati

da scope e servette
di tutte le terre cristiane -
O trascurato figlio del genio
eccoti la mia mano -


Emily Dickinson

Amberst (Massachusetts) 1830
Amberst 1886


venerdì 24 agosto 2007

Ho conosciuto un grande "naso"

Ieri sera cena alla "Mandragore" in piazza delle Erbe a Menton, Mentone. Aspettate a dire ecchissenefrega.

La brigata, 14 persone, era molto composita che di più non si poteva. La maggior parte erano amici, ma qualcuno non l'avevo mai visto. Fra questi, oh, splendida sorpresa, Laura Tonatto (vi consiglio di vedere il suo sito) che conoscevo solo per aver letto il suo libro Storia di un naso che mi aveva molto affascinato. I nasi, e adesso non uso più le virgolette, sono persone straordinarie dotate dalla Natura di capacità olfattive che a noi "umani" non è concesso. La Laura è contesa da Oriente a Occidente dalle grandi case che fabbricano profumi.

Ne parlo perché da un po' di tempo mi occupo, solo così per curiosità personale, di odori e di questo nostro senso ancora misterioso che li percepisce. Quanto prima posterò sull'argomento, anche perché, parlandone in giro, sento che interessa a molti.

giovedì 23 agosto 2007

Santuario della Madonna della Montà

Liguria occidentale interna
Santuario della Madonna della Montà, particolare dell'affresco (1435)

Sono andato in questo santuario di Molini di Triora e ho visto il degrado di un affresco notevole del 1435. Sovrintendenza e Curia si rimbalzano la palla delle loro responsabilità e intanto il tempo inesorabile non aspetta.

Vorrei però qui affrontare un tema che non è quello proprio dei restauri, ma quello della documentazione che la Sovrintedenza ha del patrimonio artistico ligure, nello specifico delle opere "minori".

In almeno due occasioni ho sentito da due dirigenti di questo ente millantare credito su questa presunta documentazione. Intendo documentazione seria. Alta definizione e formati non compressi. Quando va bene foto in bianco e nero di bassa qualità.

Li sfido a contraddirmi. Hanno forse queste due foto che pubblico e le altre che ho scattato? Così come quelle di altre chiese che ho documentato?

La sovrintendenza ha alle sue dipendenze dei fotografi. Cosa fanno?

E perché non si coinvolgono le scuole d'arte, come quella di Imperia, che ha anche un indirizzo di fotografia. Sarebbe un ottimo esercizio per i ragazzi che si avvicinerebbero a questi affreschi del loro territorio da una visuale diciamo così professionale, e magari qualcuno potrebbe anche cominciare ad amare questi dipinti.

mercoledì 22 agosto 2007

Arte quattrocentesca in Liguria

Liguria occidentale interna
Vedi figura intera

Questo lunedì assieme alla mia amica del Louvre ho visitato il Santuario della Madonna della Montà che si trova nel cimitero di Molini di Triora (IM). Ringrazio di cuore la signora Giovanna Negro che oltre ad averci aperto le porte è stata un'ottima guida.

Comincio a pubblicare questa immagine inedita. Domani farò alcune considerazioni sullo stato dei tesori d'arte dell'entroterra ligure.

lunedì 20 agosto 2007

Tre gemelli

Gemelli
I tre gemelli di Castelvittorio
Ingrandisci la foto

La curva demografica dei paesini dell'entroterra della Riviera dei Fiori è in picchiata libera, soprattutto per quelli distanti dal mare. In questo caso c'è stata una lieve planata dovuta a Lorenzo, Gabriele e Damiano. I tre gemellini di Castelvittorio (IM) che ho fotografato ieri.

domenica 19 agosto 2007

Liguria occidentale interna

Liguria occidentale interna
Ingrandisci la foto

Certe volte mi picco di conoscere bene la Liguria occidentale dove sono nato e cresciuto e dove ho scarpinato per valli e monti estate e inverno. Non è così per fortuna. L'altro giorno sono capitato in questo posto d'incanto che non avevo mai visto. E l'immagine non gli rende merito.
Qualcuno sa dov'è?

sabato 18 agosto 2007

Vladimir Majakovskij

Ma voi potreste?

A un tratto impiastricciai la mappa dei giorni prosaici,
dopo aver schizzato tinta da un bicchiere,
e mostrai su un piatto di gelatina
gli zigomi sghembi dell'oceano.
Sulla squama d'un pesce di latta
lessi gli appelli di nuove labbra.
Ma voi
potreste
eseguire un notturno
su un flauto di grondaia?


Traduzione di Angelo Maria Ripellino

Vladimir Majakovskij
Bagagadi (Georgia) 1893
Mosca 1930

lunedì 13 agosto 2007

Alberto di Monaco è questo un agire da principi?

Da la Repubblica di oggi

di Marco Preve

GRIMALDI (VENTIMIGLIA) - «Intanto, diciamo che in quelle terre il principe Alberto non si è mai visto. Ma soprattutto il suo progetto potrebbe trasformarsi nel tradimento di quel patto che suo padre Ranieri strinse con gli eredi di Thomas Hanbury, e con il quale si stabiliva che le terre dei Grimaldi sarebbero state una sorta di cuscinetto di protezione dei giardini».

Nico Orengo, scrittore torinese e responsabile dell´inserto Tuttolibri de La Stampa, rischia l´incidente diplomatico. Ma l´ideatore del premio Hanbury può permetterselo. Soprattutto perché di questo lembo di Liguria di cui parliamo è da sempre un appassionato difensore e sensibile narratore. Gli abbiamo chiesto cosa pensa dell´operazione immobiliare commissionata dal principe all´architetto veneziano Giampaolo Mar, che dovrebbe trasformare un´ex cava, nella frazione di Grimaldi, sopra i Balzi Rossi, sulle terre appartenenti dal 1200 al principato monegasco, in un complesso polivalente. Vocabolo proteiforme che, in questo caso, racchiude un albergo di lusso, parcheggio sotterraneo e residenziale, e annessa scuola di specializzazione in botanica legata ai confinanti giardini Hanbury.

«Prima di tutto - continua lo scrittore - bisognerebbe vedere il progetto nei dettagli. Se è misurato, se son case che non si vedono, se viene ripristinato il verde, se ne può discutere. Sicuramente in questa nuova proposta c´è meno residenziale che in quella presentata una decina di anni fa. D´altra parte mancava l´idea della scuola per giardinieri. Ma non vorrei che fosse una proposta civetta, una verniciata culturale per nascondere l´ultima ferita ad un tratto di Liguria dal valore inestimabile».

«Eppure - prosegue - il progetto di una scuola di botanica potrebbe essere affascinante ammesso che come ha detto al vostro giornale Giorgio Campodonico (direttore dei Giardini Hanbury, ndr) abbia tutti i servizi, sia rivolta ai grandi giardinieri che andranno a lavorare in tutto il mondo. Se l´obiettivo è quello, se si punta in alto, a farla diventare il primo centro di studi botanici d´Europa va bene, ma se è per gente che andrà a curare aiuole grandi come uno sputo...».

Il direttore degli Hanbury ha detto di non sapere nulla del progetto. «Io mi auguro - commenta Orengo - che sia coinvolta l´università di Genova. E poi sono di nuovo d´accordo con Campodonico quando dice che se il principe farà "dono" ai giardini del terreno franoso, allora può pure tenerselo».

I dubbi e i sospetti di Orengo di fronte al progetto Grimaldi nascono dalla sua antica conoscenza di quei luoghi e dei suoi abitanti. «Ultimamente - spiega - in quell´ultimo tratto di frontiera è in corso un vero e proprio attacco. A Latte con la costruzione di case sul rettilineo, a Mortola con costruzioni all´interno di un vecchio uliveto. C´è una colata di cemento che fa impressione. Purtroppo quello è un territorio avulso da Ventimiglia. C´è sempre stato un rifiuto da parte della città, degli abitanti e degli amministratori. La si considerava una zona di elite, si diceva che "lì ci pensano gli Hanbury". Non capiscono che patrimonio possiedono grazie ai giardini».

Orengo sottolinea come degrado e speculazione siano strettamente correlate. «Il disinteresse di Ventimiglia per la zona dei Balzi Rossi e di Grimaldi si manifesta anche nel degrado dell´area. Vicino alla pineta i francesi vengono a scaricare la loro immondizia, calcinacci, vecchi serramenti. Da loro non possono farlo ma di qua non c´è controllo. Più il territorio si degrada e più viene giustificato il cemento».

Il discorso, inevitabilmente, si allarga. «E poi c´è la questione del porto» quello che vorrebbe realizzare Beatrice Cozzi Parodi, presidente della Camera di Commercio di Imperia. Un primo progetto che insisteva su una scogliera è stato fermato, temporaneamente. «Su questa zona bellissima e fragile si addensano dei carichi - dice Orengo - che senza un equilibrio possono provocare un disastro. Resto stupito di fronte a questa smania di costruzioni e porticcioli. Visto che a terra non c´è più posto si edifica in mare invece di pensare seriamente a recuperare l´entroterra. Ma abbiamo davvero bisogno di tutti questi posti barca, sono tutti così ricchi? E poi va bene qualche porto, ma c´è modo e luogo. Quello a Ventimiglia proprio no».

sabato 11 agosto 2007

Pranzo a Vallecrosia

mio taccuino
Oggi pranzo da Antonio sul lungomare di Vallecrosia con alcuni amici scrittori che hanno firmato il mio taccuino. Della serie ecchissenefrega.

Vincenzo Cardarelli

Gabbiani

Non so dove i gabbiani abbiano il nido,
ove trovino pace.
Io son come loro,
in perpetuo volo.
La vita la sfioro
com'essi l'acqua ad acciuffare il cibo.
E come forse anch'essi amo la quiete,
la gran quiete marina,
ma il mio destino è vivere
balenando in burrasca.


Vincenzo Cardarelli
Corneto Tarquinia (VT) 1887
Roma 1959

venerdì 10 agosto 2007

Due campanari per cento campanili

Gianluca Ozenda
Gianluca Ozenda sul campanile di Glori

Gianluca OzendaIeri, con la mia ottima guida Gianpaolo Lanteri, ho fatto un lungo giro nella valle Argentina. L'escursione serviva per finire un lavoro che ho intrapreso da tempo. Fotografare tutti i campanili dell'entroterra della Riviera dei Fiori. La galleria è QUI. Giunto a Glori, frazione di Molini di Triora, ho avuto la gradita sorpresa di conoscere Gianluca Ozenda, autore di uno studio documentatissimo su tutte le campane e i campanili di questa valle. Da lui sono venuto a sapere che i campanari che esercitano "l'arte" nella zona sono rimasti solo due. Uno è lui, l'altro è Bernard Duval detto "Benà da caranca" di Saorge nella val Roja, in Francia, che fotografai l'anno scorso.
Bernard Duval
Bernard Duval sul campanile di Saorge

mercoledì 8 agosto 2007

Alla prossima

Acquarello di Giovanni Tamburelli

E' l'ultimo post che riguarda questa avventura. Ringrazio qui tutti quelli che si sono dati da fare perché ogni cosa andasse per il verso giusto.

Nico Orengo ha scritto questa poesia stampata su pregiati libriccini da Pulcinoelefante. Tiratura limitata, 33 esemplari.
Cue

argento vivo
nel rivo
a primavera,
appena ieri
non c'era


La mostra di acquarelli di Giovanni Tamburelli, uno è quello che vedete, continua fino al 15 agosto. E' in via Veziano 43.

Qui gli articoli usciti sui giornali.

Alla prossima.

martedì 7 agosto 2007

Altre due foto



Altre tre foto a margine della manifestazione. Chi volesse vedere come è nata la storia può andare QUI (formato PDF, 500 KB).



lunedì 6 agosto 2007

Trovato, anzi trovati


Alle nove e mezza di ieri sera, sotto lo sguardo di una grande folla in attesa, due squadre di cercatori, una agli ordini di Lucio Simplicio, l'altra al comando di Paolo Veziano si sono mosse nel torrente Nervia per scovare questo ormai famoso animale. Non c'è voluto molto. Un primo ritrovamento è stato proprio nel punto dove era stato avvistato per la prima volta. Un'anguilla di due metri fuori del comune. Fuori dal comune in ogni senso. Multicolore e di metallo.

E' stata sollevata in alto dalla squadra di ragazzini e ragazzine in acqua fino alla cintola e un boato è esploso dalla gente sul ponte e rimbombato in tutto l'alveo del torrente. Subito dopo la "Bandina" ha comiciato a suonare le note sguscianti dell'inno composto per l'occasione da Enrico Allavena dal titolo "Ciapa l'anghila" e la gente ha cominciato a ballare al ritmo di tango. Atmosfera di gioia e liberazione da un quasi incubo. Le due squadre si sono poi dirette verso sud, ed eccolo finalmente il "mostro" vero.

Se ne stava bello tranquillo sotto mezzo metro d'acqua proprio sotto il ponte vecchio. S'è fatto catturare docilmente ed è stato sollevato come un trofeo innocuo, e innocui sono stati pure i pescatori. Niente sangue ma una festa collettiva come da un po' non ne vedevamo.

I due animali non più misteriosi ormai sono due sculture di Giovanni Tamburelli che Nico Orengo ha voluto donare al paese. Subito dopo la folla è sciamata verso la chiesa dove in una sala del Comune si è inaugurata una mostra di acquarelli dello scultore.

Ho fatto uno scherzo a tutti voi cari amici che mi leggete? Non credo, è stata una performarce d'arte in piena regola durata quasi una settimana e conclusasi con una serata che difficilmente sarà dimenticata da quelli che c'erano.

Domani scriverò tutto il prologo.



domenica 5 agosto 2007

Mancano pochi minuti

Mancano pochi minuti all'inizio delle ricerche e devo proprio dirlo, sono un po' emozionato.

Domani la cronaca e le foto. Speriamo in bene.

sabato 4 agosto 2007

Anche il Comune partecipa alla ricerca dell'animale


Questa mattina il comune di Isolabona ha affisso nel paese questo manifestino. Se la ricerca andrà a buon fine, loro ne sembrano sicuri, sono pronti a offrire anche un rinfresco.A questo punto mi sembra di scivolare in una trama di un romanzo sudamericano, tipo Manuel Scorza.

Non è finita lì. La "Bandina", che ormai è un'istituzione molto conosciuta nella zona, ha accettato con entusiasmo l'invito ad accompagnare con le sue note frizzanti gli sforzi di quelli che si immergeranno nelle acque fino alla cintola e se il caso anche fino al collo.

Di più. Enrico Allavena, strumentista eccelso di trombone, numerose volte apparso sulle reti tv nazionali, ha composto a tambur battente un inno che verrà suonato per la prima volta. Titolo: "Ciapa l'anghila".

Questo sabato come potete ben immaginare l'attenzione è altrove. Quindi niente poesia


da Isolabona (IM)

venerdì 3 agosto 2007

Avvistamento stamattina alle sei


Giacomino Rodini che a Isolabona ha un negozio di alimentari, tabaccheria compresa, non è uno che dorme. Al mattino alle cinque è già in piedi a organizzare il suo commercio. Stamani, dopo aver messo a posto cassette di frutta e verdura, aver controllato che i vari frigo girassero a dovere, aver fatto l'ordine ai monopoli dei vari tipi di sigarette, si è preso un attimo di relax sul ballatoio che dà sul Nervia. Ed eccolo, l'animale gli è apparso. Nella foto indica il punto esatto. A suo dire lungo ben più di due metri, e grande come il suo poderoso polpaccio, Non in acqua, ma tra l'erba sulla riva destre del Nervia. Il tempo di rientrare in negozio per prendere il cellulare per fare un scatto ed era già sparito. Nel suo negozio non si parla d'altro. I maligni malignano: è solo per farsi pubblicità. Ma la curiosità aumenta.

da Isolabona (IM)

giovedì 2 agosto 2007

Sono sul posto


Sono arrivato nel tardissimo pomeriggio qui a Isolabona (IM). La prima cosa che ho fatto è cercare Lucio Simplicio, quello dell' mms da cui è nata questa storia. Siamo andati nel luogo preciso dell'avvistamento, lo vedete nella foto che mi indica il luogo esatto, ma sono riuscito a cavargli poco più di quello che già mi aveva detto per telefono . Con altri amici abbiamo poi fatto un giro con le pile nel torrente ma dell'animale niente. La ricerca continua. Chissà domani.

Oggi è uscito su questa vicenda un articolo su La Stampa, domani ne uscirà uno sul Secolo XIX
da Isolabona (IM)

mercoledì 1 agosto 2007

I pescatori organizzano per domenica sera una battuta per scovare l'animale

Si susseguono telefonate e mail riguardo all'animale. Io non so niente di più di quello che ho pubblicato. Finalmente ho rintracciato quello che può essere definito il capo carismatico dei pescatori della val Nervia, un po' anche bracconiere e capirete quindi che non ne posso fare il nome.

Mi ha riferito che ieri sera s'è visto con altri che praticano la sua stessa passione, quella di catturare anguille di frodo sotto il naso dei guardiapesca. I pareri riguardo agli avvistamenti erano discordi. Se non ci fosse stata la foto del cellulare di Lucio non avrebbero nemmeno preso in considerazione la notizia. Loro sono fatti così, ci credono se vedono.

Dopo molte discussioni hanno deciso. Domenica sera, attorno alle nove, si scandaglierà il Nervia, dal ponte vecchio di Isolabona in su. Chi vorrà intervenire è il benvenuto. Una cosa mi sono fatto promettere. Non sarà una caccia o una pesca che dir si voglia, ma dovrà essere invece la semplice ricerca di questo animale che magari si trova in difficoltà fuori del suo ambiente. Se eventualmente trovato dovrà essere catturato con una rete e non con gli strumenti per le anguille che ben conosco e poi potrà sempre essere donato a qualche acquario.

Questo è l'ultimo post che pubblico da Milano. Mi autonomino inviato speciale e domani sarò sul posto. Vi riferirò da lì.

da Milano

La voce si diffonde

La voce dell'avvistamento di questo strano animale si diffonde. Non è paura ma curiosità. Del resto chi frequenta i nostri torrenti ogni tanto qualche biscia la vede, e sa che non sono assolutamente pericolose. Ieri uno che si è firmato "bracconiere di anguille" ha postato "Stasera vado a fare un giro" chissà se ha visto qualcosa.
Intanto ho ricevuto questa mail da un vecchio amico, convinto animalista. Mi permette di rendere pubblico il suo scritto ma vuole rimanere anonimo e non capisco proprio il perché.
Caro Alberto,
ho appreso stamattina dal tuo blog la notizia dell'avvistamento di questo animale inconsueto. Lo sai come la penso rispetto a tutti gli animali. Lasciateli in pace se non procurano danni e in questo caso mi sembra che la bestia sia del tutto pacifica. Non so di cosa si nutra, ma di qualcosa dovrà pur nutrirsi. Metti che siano pesci, allora i pescatori si sentiranno in diritto di farla fuori perché toglierà loro le prede oggetto del loro divertimento? Non mi piace la piega un po' sensazionalistica che hai dato alla notizia, perché dalle grida "al lupo, al lupo" si ingenera un'atmosfera bellicosa di cui non abbiamo proprio bisogno. Già mi tocca vedere d'inverno la tracotanza in tuta mimetica dei cacciatori di cinghiali, mi dovrò forse subire un'eguale tracotanza estiva di pescatori o bracconieri che dir si voglia?


da Milano