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lunedì 27 novembre 2006

Uccelli in gabbia, uccelli liberi


Tiro fuori dalla mia capiente bisaccia una vecchia agenda e trascrivo in bella copia la frase che vedete sopra. L'anno è il 1968, il mese è maggio, il giorno 24. Queste parole erano scritte in italiano su un muro di un palazzo di Parigi.

sabato 25 novembre 2006

Ciao Lucio

lucio martelli
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Due giorni fa se n'è andato Lucio Martelli. Lo vedete sulla sinistra nella foto. Questa mattina a Nizza il suo corpo è diventato cenere. Lo avevo conosciuto molti anni fa. Faceva il giornalista di provincia a Bordighera, era più onesto di tanti suoi colleghi dei paraggi. Soprattutto generoso. Firmava anche come direttore responsabile il mio piccolo giornale.

Gli amici stanno organizzando una serata in sua memoria. Vi farò sapere.

Ciao Lucio

sabato 18 novembre 2006

Trompe l'oeil

trompe l'oeil
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Oggi ho fatto un salto in Svizzera dove a cadenze regolari mi incontro con vari hacker europei. Nella stazione Centrale di Milano non mi è sfuggita questa scena che ho registrato.

Ai colleghi milanesi grafici, fotografi, art director, web designer. Fatemi sapere chi ha progettato questo manifesto, via mail o nei commenti, grazie.

mercoledì 15 novembre 2006

Comunità montana Intemelia: la notte dei coltelli



Me l'avevano detto: "Vacci, vacci, vedrai che avrai da scrivere". Ci sono andato e adesso scrivo.

Dunque l'altroieri alle 21 si è riunito a Dolceacqua (IM) il consiglio della Comunità Montana Intemelia per l'elezione del nuovo presidente. Questo Ente congloba i paesi delle tre vallate dell'estremo Ponente ligure a ridosso del confine francese. Sedici paesi per un totale di 48 consiglieri. Già da qui si può capire che un'istituzione così concepita nei suoi organi, e poi coi tempi che corrono, abbia seri problemi politici di governabilità. E allora in questi frangenti cosa si fa? Un pastrocchio. Ma cosa sono ormai queste differenze tra destra e sinistra? Meglio una bella ammucchiata. Ed ecco la lista, l'unica, proposta dall'ex presidente e candidato alla nuova amministrazione sostenuta da Forza Italia e dalla parte "vincente" dei DS.

C'è il vano tentativo di far slittare l'assemblea per una nuova convocazione, e dar modo a una seconda compagine (altra parte dei DS, Margherita, Verdi, qualche outsider) di concorrere. Si invoca "la democrazia", si urla"sistema alla bulgara". La parola "inciucio" diventa una pallina da ping pong che a seconda di dove rimbalza viene affermata o negata. Lo è, no, non lo è.

Il consigliere di minoranza di Castelvittorio in un intervento: "Io non sono né di destra né di sinistra, io sono fascista" e nessuno che ribatta. Spero sia nel verbale. C'è altra carne al fuoco che prestare attenzione a simili quisquiglie.

L'ex presidente e presidente candidato comincia a leggere il programma. Un fumogeno, di tutto e di più, che è la stessa cosa di niente e di meno. Dato che sono un po' vigliacchetto non pubblico le foto dei consiglieri che durante questa lunghissima lettura si sono appisolati.

Ma il torpore si scrolla quando prendono la parola alcuni ex assessori che ormai hanno capito che hanno sfilato loro la sedia. Così loro sfilano le spade. Robe pesanti dette a braccio o lette su documenti circonstanziati, accuse gravissime che generano scompiglio. Si straribadisce da parte dei vincenti che inciucio non è, perdio la politica non c'entra, sono solo accordi per amministrare.

Si vota. E l'ex presidente ridiventa presidente.

Allora io mi chiedo, se la politica non c'entra perché non vanno tutti a casa e i milioni di euro che passano nelle loro mani non li fanno gestire a funzionari dello Stato?
comunità montana intemelia
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comunità montana intemelia
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comunità montana intemelia
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Fra gli innumerevoli argomenti del programma ho sentito anche la parola "internet". Bene, la Comunità montana cominci a mettere ordine in casa propria. Il sito ha una pecca grave, per me gravissima. Non è accessibile con Mozilla Firefox che in tanti usiamo perché è sicuro e ha tool di rapidità che Internet Explorer se le sogna.

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AGGIUNTA
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Comunicato del circolo "Tina Modotti" di Ventimiglia
17-11-2006
"Il Circolo "Tina Modotti" di Rifondazione Comunista di Ventimiglia esprime condivisione e sostegno alla denuncia politica fatta dal Consigliere Provinciale del Prc Roberta Rosso rispetto al vergognoso comportamento addottato in sede di Comunità Montana da parte di Marco Bertaina che hanno spregiudicatamente trescato e inciuciato con Forza Italia, Alleanza Nazionale ed il resto del Polo a scapito del centrosinistra arrivando addirittura a votare direttamente come Presidente l'esponente di Forza Italia Gian Stefano Orengo.

Quanto avvenuto in Comunità Montana rappresenta una pagina buia per la sinistra all'interno della nostra Provincia.

Chiediamo a tutte le forze politiche di centrosinistra e in particolare alla Segreteria Provinciale dei Democratici di Sinistra di prendere immediatamente le distanze e stigmatizzare con forza lo scandaloso comportamento addottato da Marco Bertaina, Flavio Gorni, Elvio Viale e Fausto Molinari.

Il Direttivo di Circolo "Tina Modotti" di Rifondazione Comunista di Ventimiglia.

Ventimiglia, 16 Novembre 2006

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Comunicato stampa
Le sottoscritte Avv. Roberta ROSSO, Consigliere Provinciale per il Partito della Rifondazione Comunista nonché Delegata alla Comunità Montana Intemelia per il Comune di Dolceacqua, e Sig.ra Mariangela BUSCAGLIA, esponente della Federazione dei Verdi nonché Delegata alla Comunità Montana Intemelia per il Comune di Apricale, denunciano a tutti gli elettori del Centro Sinistra il gravissimo comportamento tenuto da alcuni esponenti dei Democratici di Sinistra ed in particolare da Marco BERTAINA in occasione dell’elezione del nuovo Presidente della Comunità Montana Intemelia, tenutasi nella notte di Lunedì 16 Novembre scorso in Dolceacqua.

I FATTI.
Nonostante l’impegno apparente e la volontà dichiarata dai Consiglieri del Centro Sinistra a presentare e sostenere un candidato Presidente ed una Giunta alternativi a quelli del Centro Destra e nonostante l’accorato appello in extremis di Sergio MERCENARO affinché i Consiglieri di Sinistra si astenessero, piuttosto che votare per la Destra, i diessini Marco BERTAINA, Flavio GORNI, Elvio VIALE e Fausto MOLINARI hanno pubblicamente sostenuto e votato il programma del Centro Destra, consentendo di raggiungere la maggioranza necessaria per l’elezione a Presidente della Comunità Montana Intemelia dell’esponente di Forza Italia Gian Stefano ORENGO.

Il martedì successivo le sottoscritte, indignate per l’accaduto, si sono rivolte alle rispettive Segreterie Provinciali, chiedendo un intervento esplicito e pubblico presso i Democratici di Sinistra per l’adozione di provvedimenti sanzionatori a carico di Marco BERTAINA e degli altri partecipanti alla cordata trasversale, che hanno oggettivamente rafforzato il Centro Destra proprio nell’approssimarsi delle elezioni amministrative a Ventimiglia e Bordighera!

Dolceacqua, 16 Novembre 2006

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Comunicato di Mac Fiorucci (Margherita)
17-11-2006
Caudano ex consigliere: A Vallecrosia DS in giunta con AN e assessori che protestano contro la finanziaria di Prodi; in Comunità Montana DS che votano il presidente di Forza Italia negando il voto al candidato del centro-sinistra. Marcenaro è una figura storica della sinistra del ponente, non meritava una simile vigliaccata.
Capelli ex consigliere: Una volta si diceva: nani e ballerine, ora dominano le "soubrette". Siamo in presenza di una parte della sinistra che ha abdicato anche al ruolo dell'opposizione per svolgere la funzione di gregario della Casa della Libertà. La mia stima per Sergio Marcenaro: ha reso evidente la differenza in politica tra un signore e una soubrette.
Trionfo Elisa consigliere comunale: Appena nominata consigliere comunale nonché membro della Comunità Montana volevo cercare di capire e fare un po' di esperienza. Credo di aver assistito a una brutta pagina di trasformismo politico e di come smisurate vanità personali possono sopraffare gli ideali. Speriamo meglio per il futuro.
Fiorucci Giuseppe portavoce Circolo Margherita: fra pochi mesi dovremo dare vita al Partito Democratico, con "aperitivi" come questo della Comunità Montana (ma ce ne sono anche altri) non sarà un compito facile. La cosa è stata accolta con sconcerto anche dalla direzione provinciale. Cosa fare? Politicamente non lo so. Sono preoccupato per le prossime elezioni di Ventimiglia e Bordighera. Con la smodata vanità di simili personaggi ogni percorso diventa difficile. Speriamo che nel futuro soggetto politico, il PD, convergano anche quelle forze di sentimento più Ulivista esterne agli attuali partiti dei DS e Margherita in modo da eliminare gli atteggiamenti da primedonne con tutte le conseguenze derivanti.

giovedì 9 novembre 2006

Basquiat a Milano

basquiatSono andato alla Triennale di Milano a vedere la grande mostra di Jean-Michel Basquiat. La prima in Europa. Molto grande anche se non esaustiva dato che opere significative per capire il percorso dell'artista sono rimaste in America. Non starò a disquisire sulla sua arte perché in Rete potete trovare moltissimo materiale in tante lingue.

Mi ricordo la Milano degli anni Ottanta, la cosiddetta "Milano da bere", quando il "Corriere della sera" riusciva a dedicare due pagine alla canottiera di Craxi, e i punk milanesi, dal Virus all'Helter Skelter, provocavano con i loro abbigliamenti e coi loro spray sui muri.basquiat Fu in quegli anni, ottobre 1983, che Basquiat venne a Milano, ma ormai la forza dirompente del suo lavoro si era ammosciata perché dalle strade si era trasferito nelle gallerie.

Ritornando a casa la mia vista è sbattuta contro la facciata del grattacielo che vedete in basso. Possibile che un temerario writer si fosse arrampicato in freecrimbling fin lassù per lasciare il suo segno? Un flash di un attimo. Era la reclame di un'automobile.

Arte provocatoria che nasce nelle strade, poi finisce nelle gallerie, ed ecco rispuntare il suo scimmiottamento di nuovo nelle strade fagocitata dalla piovra onnivora della pubblicità.
















In alto
Ritratto di Basquiat
Wandy Warhol, 1982

A fianco
Untitled (particolare)
Basquiat, 1983

Sotto
Milano, grattacielo in zona Garibaldi

fascisti

martedì 7 novembre 2006

Cristina non sei sola

cristina non sei solaCristina Rovelli è la prima guardiacaccia donna in Italia. Presta il suo servizio dal 1990 in Valsassina. E' una dei pochi a fare seriamente il proprio lavoro. Fa rispettare fino in fondo le regole ai cacciatori, denuncia molti bracconieri e di conseguenza non piace alle lobby vanatorie e ai politici che le appoggiano. Nel 1995 sono cominciate le minacce: macchine bruciate, gomme tagliate, telefonate minatorie. Nello stesso tempo sono cominciate ad arrivare al presidente della Provincia di Lecco richieste "per eliminare quella guardiacaccia troppo efficiente". Ne conseguono provvedimenti disciplinari, discriminazioni rispetto ai colleghi, riduzione del territorio di competenza accuse e denunce penali peraltro poi annullate dagli enti competenti. Una serie infinita di tentativi per neutralizzare il suo operato in favore dell'ambiente.

Fino ad una vergognosa e incredibile sentenza di condanna, 2 anni e tre mesi di carcere, pronunciata dal Tribunale di Lecco in data 21/06/2006, per aver usufruito di un giorno di riposo compensativo che, secondo l'accusa, non le spettava. Quando si dice la giustizia.

Esistono guardiacaccia simili in Provincia di Imperia? Ho fondatissimi dubbi.

Girate a tutti quelli che conoscete.

La vicenda QUI
La foto è presa dal sito

domenica 5 novembre 2006

E venne il diluvio

alluvione 1966
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Sono passati quarant'anni dalla disastrosa alluvione che è passata alla storia come quella che sconvolse Firenze il 4 novembre del 1966. Ne hanno parlato tutti i media. Ma anche in val Nervia i danni furono tanti. Sopra potete vedere il ponte di Dolceacqua distrutto. Sotto invece una foto scattata durante l'alluvione del 6 novembre del 2000, quando lo stesso ponte, o meglio quello ricostruito, ha rischiato di fare una fine simile.

Esiste un Piano di bacino elaborato dalla Provincia di Imperia. Ci sono norme che mi paiono giuste e invece indicazioni di lavori che sembrano scritte da un pazzo. Avremo modo di parlarne.

Se volete scaricarvi la Gazzetta che pubblicai nel 2000 con parecchie foto potete farlo QUI (formato pdf, 200 Kb).

alluvione 2000
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L’alluvione ha sommerso il pack dei mobili,
delle carte, dei quadri che stipavano
un sotterraneo chiuso a doppio lucchetto.
Forse hanno ciecamente lottato i marocchini
Rossi, le sterminate dediche di Du Bos,
il timbro a ceralacca con la faccia di Ezra,
il Valèry di Alain, l’originale
dei Canti Orfici – e poi qualche pennello
da barba, mille cianfrusaglie e tutte
le musiche di tuo fratello Silvio.
Dieci, dodici giorni sotto un’atroce morsura
Di nafta e sterco. Certo hanno sofferto
Tanto prima di perdere la loro identità.
Anch’io sono incrostato fino al collo se il mio
Stato civile fu dubbio fin dall’inizio.
Non torba m’ha assediato, ma gli eventi
Di una realtà incredibile e mai creduta.
Di fronte ad essi il mio coraggio fu il primo
Dei tuoi prestiti e forse non l’hai saputo.

Eugenio Montale, da Satura